Indivia: le varietà più diffuse e ricette sfiziose

Indivia: le varietà più diffuse e ricette sfiziose

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In molti la apprezzano e la utilizzano spesso in cucina, per altri è in gran parte ancora da scoprire: stiamo parlando dell’indivia, nome scientifico Cichorium endivia, un ortaggio appartenente alla famiglia delle Asteraceae e tipico del Mediterraneo. Conoscerla a fondo e quindi goderne al meglio significa, innanzi tutto, fare la distinzione tra una varietà e l’altra. Le principali sono 3: scarola, riccia e belga.

Le varietà di indivia

Spesso, al mercato, non viene fatta la distinzione tra i diversi tipi di indivia; si usa questa stessa definizione per tutti. E nonostante ci sia differenza anche nell’aspetto, resta il rischio di confondersi. Risolviamo subito il problema, allora!

Disponibile in autunno e in inverno, l’indivia scarola si presenta come un cespo dalle foglie verdi e ampie, dentellate in corrispondenza dei margini e caratterizzate anche da nervature bianche. Ha un sapore leggermente amarognolo e una consistenza croccante.

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L’indivia riccia si riconosce subito: ha un cespo aperto, piuttosto voluminoso, composto da foglie molto arricciate, lunghe e strette, coi bordi irregolari. Convivono 3 colori, cioè il bianco, il giallo e il verde. Ortaggio tipicamente invernale, ha un sapore molto deciso che a sua volta vira verso l’amaro.

Infine c’è l’indivia belga, chiamata anche cicoria di Bruxelles. Matura da novembre a gennaio, il suo aspetto è diverso rispetto alle altre tipologie. Si tratta infatti di un cespo chiuso e affusolato, fatto di foglie lunghe e carnose. Sono bianche, solo alle estremità assumono un colore verde/giallo. La quasi totale assenza di clorofilla attenua il gusto amarognolo.

Come cucinare l’indivia

Tutte le varietà di indivia possono essere utilizzate crude per preparare insalate: si sposano bene coi pomodori, con le carote, con l’avocado. Dipende anche dai gusti personali, ma ogni abbinamento è sostanzialmente possibile.

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Se vogliamo smorzarne un po’ le note amare, però, è meglio cuocere l’indivia. E qui si aprono numerose possibilità. La scarola, per esempio, è ottima ripassata in padella e arricchita con olive taggiasche, capperi o acciughe, peperoncino: un contorno semplice, gustoso e anche economico. Può inoltre diventare protagonista di una sfiziosa torta salata o uno strudel davvero originale.    

Anche l’indivia riccia si può cuocere in padella come appena spiegato o semplicemente lessare. Ma vi consigliamo anche di usarla per la farcitura di arrosti, involtini e paste al forno. E non finisce qui! Dopo averla bollita, aggiungetela agli altri ingredienti per preparare le polpette di verdure: daranno una marcia in più!

Come cucinare l’indivia belga, invece? In padella, al vapore, brasata con gli ingredienti che più vi piacciono; ma tra le migliori opzioni c’è senza dubbio l’invidia belga gratinata al forno con parmigiano, pangrattato o mollica di pane raffermo e – volendo – besciamella. Grazie alla forma delle sue foglie, inoltre, permette di preparare stuzzicanti finger food: bisogna solo “riempierle” con formaggi a pasta molle, frutta secca, mousse di formaggio o di salmone. Avete altre idee? A voi l’ultima parola: vi aspettiamo nei commenti!

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