8 buoni consigli per non rovinare le padelle antiaderenti

8 buoni consigli per non rovinare le padelle antiaderenti

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La cottura nelle padella antiaderente è molto comune e pratica perché permette di cuocere velocemente e uniformemente gli alimenti utilizzando pochi grassi. Inoltre sono padelle che si puliscono velocemente e i cibi non si attaccano sul fondo. L’usura sommata agli errori che si commettono nell’uso e nella manutenzione quotidiana non sono buoni amici delle pentole antiaderenti che, in alcuni casi, iniziano a rovinarsi perdendo l’effetto antiaderente.

Ci sono delle buone abitudini che, se rispettate, aiutano a prolungare le prestazioni e la vita delle padelle così che possano continuare a cuocere perfettamente il pesce, a mantecare la pasta e a saltare le verdure.

Inoltre, è importante acquistare e investire in padelle di buona qualità: quelle troppo leggere ed economiche non garantiscono cotture uniformi e non sono particolarmente adatte a resistere alle alte temperature che si raggiungono durante la cottura.

Condizionamento padella antiaderente

La prima cosa da fare dopo l’acquisto della padella è leggere bene le istruzioni del produttore riportate sulla confezione perché in alcuni casi è necessario fare il condizionamento, ovvero una procedura che prepara il tegame al primo uso. Solitamente si procede in questo modo: si lava la padella con un sapone delicato, si asciuga, si fa scaldare sul fornello e, con un tovagliolo, si unge con l’olio. Si asciuga l’eccesso e si ripone in cucina. Attenzione perché non tutte le padelle necessitano di questo passaggio: le padelle antiaderenti di Benedetta hanno un rivestimento ceramico che non richiede il condizionamento.

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Usiamo il salvapadella

La cattiva abitudine di impilare le padelle le une sulle altre senza alcuna protezione, ovvero senza un panno o un salvapadella, contribuisce ad abbreviare la vita dei tegami che si riempiranno di graffi. Anche un semplice tovagliolo di carta, da mettere tra una padella e l’altra, è sufficiente a impedire il danneggiamento.

Non usiamo le pentole come contenitori

Il cibo, una volta cotto, va tolto dalle pentole e messo negli appositi contenitori per il frigorifero. Infatti, le basse temperature del frigorifero sono nemiche del rivestimento della padella che potrebbe danneggiarsi. Quando avanza il ragù non mettiamo la pentola in frigorifero ma, una volta che il sugo è a temperatura ambiente, versiamolo in un recipiente e conserviamo in frigorifero. Non bisogna dimenticare che le pentole sono fatte per cuocere e non per conservare!

Usiamo utensili in silicone, nylon e legno

Quando si cucina con una pentola o un tegame antiaderente non si devono mai usare utensili in acciaio o taglienti. Usiamo solo pinze, mestoli e cucchiai di legno, in silicone o nylon che non graffieranno il rivestimento antiaderente.

Attenzione al calore

La giusta regolazione del calore è importante: la prima regola è di non scaldare il tegame vuoto che rischierebbe di raggiungere una temperatura troppo alta che andrebbe a compromettere il rivestimento. Di conseguenza la fiamma deve restare sempre all’interno del diametro della padella, senza andare a surriscaldare i bordi. Se esce fumo dalla padella, significa che il rivestimento si sta danneggiando. Infine, è buona abitudine versare l’olio prima di accendere i fornelli.

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No allo shock termico

Occorre lasciare raffreddare la padella prima di lavarla. Una volta che il cibo è pronto, non va mai messa sotto l’acqua fredda perché lo shock termico danneggia il rivestimento.

Lavaggio

Pentole, tegami e padelle antiaderenti non necessitano di lavaggio in lavastoviglie. Si lavano, in poco tempo e senza fatica, a mano nel lavello della cucina aggiungendo poco detergente e pulendo con una spugna non abrasiva (il lato morbido della spugna va benissimo). In questo modo salveremo la padella dal calore elevato della lavastoviglie e dai detergenti più aggressivi che, a lungo andare, possono rovinare l’effetto antiaderente.

Incrostazioni

Macchie ostinate e incrostazioni non si rimuovono a secco. Facciamo bollire dell’acqua saponata nella padella antiaderente. In alternativa bolliamo con acqua e sale oppure con acqua e un cucchiaio di bicarbonato di sodio. In questo modo anche le incrostazioni più ostinate scompariranno senza fatica e senza necessità di sfregamento.

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Commenti (6)

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  • Floriana

    Ciao Benedetta! Ho acquistato la bistecchiera della tua linea e….sono quasi pronta al primo utilizzo!
    Da ciò che ho potuto capire,per il primo utilizzo,basta solo lavarla con acqua saponata.
    Per cucinare verdure grigliate oppure la carne,è necessario preriscaldarla? Per quanto tempo?
    Non vorrei rovinarla

    1 Maggio 2023 Rispondi

    • Benedetta Rossi

      Ciao Floriana, ti consiglio di preriscaldare la bistecchiera. Un abbraccio 😘

      2 Maggio 2023 Rispondi

  • Francesca

    Moltissimo utili i consigli. Ne faccio di errori, mi viene da capire!! 😘

    1 Maggio 2023 Rispondi

  • Valeria Caiani

    grazie Benedetta..consigli da seguire anche se qualcuno lo conoscevo…grazieeee

    27 Aprile 2023 Rispondi

  • Maria Rosa

    Non si finisce mai d’imparare.
    Grazie per i tuoi utili suggerimenti.

    26 Aprile 2023 Rispondi

  • Anna Maria

    Consigli tutti molto utili. Grazie infinite.

    19 Aprile 2023 Rispondi

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Redazione

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