Quali mestoli usare in cucina

Quali mestoli usare in cucina

Pubblicità

Tra gli utensili che non possono mancare nelle nostre cucine ci sono i mestoli. Tanto semplici quanto indispensabili, questi strumenti sono fondamentali per mescolare, amalgamare e versare le varie preparazioni. La forma è quella di un grande cucchiaio dal manico lungo per agevolarne l’uso anche nelle pentole più alte.

Tra l’altro, non è raro che i mestoli siano usati anche come elemento di arredo. Spesso, infatti, fanno bella mostra di sé sui ripiani della cucina o sul piano di lavoro. Possono essere di materiali e colori diversi; quindi, ci aiutano davvero a rallegrare le nostre cucine.

Ma sappiamo veramente quali e quanti tipi di mestoli esistono? Vediamo nello specifico quali mestoli usare in cucina e quali materiali preferire.

I tipi di mestoli da tenere in cucina

Sotto il termine generico di mestolo si nascondono tante tipologie di utensile, ciascuno con caratteristiche e usi propri. Ecco i principali, da avere sempre a portata di mano:

  • Mestolo comune: a forma di cucchiaio tondo e concavo, serve per raccogliere liquidi, minestroni e brodi. Inoltre, è di aiuto nel mescolare gli stessi quando sono in fase di cottura o mentre si raffreddano. Si usa anche per servire in tavola minestre e zuppe e per aggiungere brodo o vino sulle carni durante la cottura.

 

Pubblicità

  • Schiumarola: si tratta del mestolo da usare per eliminare la schiuma che si forma sulla superficie dell’acqua in bollitura. Quest’operazione si chiama, appunto, schiumare. Ma la schiumarola è utile anche per togliere dal brodo alimenti cotti evitando di scottarsi e per scolare pasta e verdure.

 

  • Scanalatore: è il metolo per girare e servire zuppe o stufati direttamente nei piatti di portata. Un consiglio: usatelo anche per assaggiare i vostri manicaretti prima di servirli.

 

  • Forchettone: come suggerisce il nome, ha la forma di una grande forchetta e aiuta nel taglio delle carni. Può essere usato anche durante la cottura per girare gli arrosti oppure per arrotolare gli spaghetti da disporre nei piatti.

 

  • Spatola: aderendo alle pareti, serve a raccogliere gli avanzi che altrimenti rimarrebbero nella pentola.

 

  • Paletta: è spatola piatta che si usa per girare la carne (in particolare l’hamburgher) e altri alimenti sollevandoli dal fondo. La paletta è usata anche per pizze e sformati.

 

  • Servispaghetti: è un cucchiaio forato con bordo dentato che serve sia per cucinare sia per servire questo tipo di pasta. Il foro centrale permette di scolare le paste lunghe senza necessità di ricorrere allo scolapasta. E si può utilizzare anche misurare la quantità di pasta giusta da cucinare per una porzione.

 

Pubblicità

  • Ramaiolo: dalle dimensioni di una coppa, è il tipo di mestolo da usare per versare i brodi e le vellutate.
  • Pinza: serve a girare carni e involtini ma anche a eliminare direttamente dalla padella gli aromi e l’aglio

 

  • Palafritto: è la paletta per scolare specificatamente i fritti prima di disporli nei piatti.

 

Uno sguardo ai materiali

Prima di procedere all’acquisto dei mestoli, occorre valutarne anche il tipo di materiale. In particolare, questi utensili devono resistere alle alte temperature senza rovinare le pentole e possibilmente essere lavabili in lavastoviglie.

Tra i materiali più comuni che fanno al caso nostro c’è il silicone. Deve essere, però, di ottima qualità e deve essere accuratamente lavato prima dell’uso. Consigliamo un lavaggio accurato in acqua bollente e bicarbonato, seguito da un abbondante risciacquo.

Le alternative consuete l’acciaio inox – materiale molto resistente ma anche piuttosto pesante – e il legno. Oltre che esteticamente bello, il mestolo in legno non rovina le nostre pentole, non subisce facilmente bruciature e dura nel tempo. A patto di non metterlo in lavastoviglie. Un vero classico.

Presente in

Pubblicità

Pubblicità

Commenti (1)

Scrivi un commento
  • Mimma

    Ottimo articolo

    29 Luglio 2018 Rispondi

Pubblicità

Redazione

Quali mestoli usare in cucina

Torna su