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Gli scampi alla busara sono un secondo di mare pregiato e saporito che possiamo preparare in pochissimo tempo. Perfetto per i nostri menù di pesce, questo piatto tipico triestino richiede pochi ingredienti e si cuoce in una semplice padella, l’ideale quando abbiamo il forno occupato e vogliamo cercare di limitare la pila di stoviglie sporche durante pranzi e cene con ospiti.
Ricetta scampi alla busara
Tra le ricette con scampi che possiamo preparare in casa questa è sicuramente una di quelle che in poco tempo ci daranno più soddisfazione. Non si sa esattamente cosa significhi il nome, c’è chi dice che la busara fosse una pentola che veniva usata per mare, ma una cosa è certa: questo piatto è unico, inconfondibile e soprattutto delizioso!
Si tratta di semplicissimi scampi in padella rosolati innanzitutto in un fondo di cottura di pangrattato tostato nell’olio d’oliva e insaporito con l’aglio e il peperoncino. Dopo aver aggiunto gli scampi, si sfuma con il vino, si aggiunge la polpa di pomodoro e si fa cuocere e insaporire. In una decina di minuti la nostra busara di scampi sarà pronta!
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Come servirli
Questa ricetta è nata come secondo piatto, da gustare con il suo sughetto di cottura e un po’ di prezzemolo fresco tritato a piacere. Consigliamo di mettere in tavola anche del pane casereccio, perché la scarpetta con questo piatto è davvero impareggiabile!
A piacere, possiamo usare la ricetta anche per condire primi piatti, per esempio possiamo fare gli spaghetti alla busara di scampi cuocendo la pasta, scolandola al dente e ripassandola nella padella del condimento.
Curiosi di provare questo piatto? Mettiamoci all’opera e poi fateci sapere che ne pensate!
- Preparazione
- 10 minuti
- Cottura
- 20 minuti
- Tempo totale
- 30 minuti
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Ingredienti
Per gli scampi
- 700 g scampi
- 1 spicchio aglio
- 2 cucchiai pangrattato
- 60 ml vino bianco
- 250 g polpa di pomodoro
- olio d'oliva q.b.
- peperoncino q.b.
- sale fino q.b.
Per servire
- prezzemolo q.b. tritato
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 2 persone)
Gli utensili di Benedetta
Padella 28cm
28 cm di diametro con corpo in alluminio forgiato 100% riciclabile e fondo con spessore di 3,8 mm. Rivestimento ceramico antiaderente. Ideale per cottura a induzione e con fornello a gas.
Pinza per alimenti in silicone grigio scuro
Pinza da cucina grigio scuro in silicone alimentare igienico, rinforzata con un’anima in ferro che la rende solida e indeformabile. Ideale per estrarre il cibo da pentole alte e girarlo durante la cottura.
Spatola in silicone 28cm grigio scuro
Spatola leccapentole grigio scuro in silicone alimentare igienico. Ideale per raccogliere efficacemente e senza sprechi creme, composti e impasti morbidi da ciotole, pentole e altri contenitori.
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Preparazione
Come fare: Scampi alla busara
In una padella con un abbondante giro di olio mettiamo a rosolare l’aglio e il peperoncino.
Uniamo due cucchiai di pangrattato e lasciamolo tostare per qualche secondo, mescolando.
Rimuoviamo l’aglio e aggiungiamo in cottura gli scampi, senza sovrapporli.
Cuociamo 3-4 minuti e poi giriamo ciascuno scampo con un paio di pinze.
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Sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare l’alcol.
Uniamo la polpa di pomodoro e diamo una mescolata.
Aggiustiamo di sale, copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per altri 10 minuti.
Un volta cotti, serviamo gli scampi alla busara con il loro sughetto di cottura e con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
Consigli
Come in tutti i piatti della tradizione, anche della ricetta di scampi alla busara esistono diverse varianti. Nella nostra ricetta, si può usare meno peperoncino e toglierlo insieme all’aglio prima di sfumare con il vino, così la piccantezza si smorzerà molto. Si possono fare anche gli scampi alla busara in bianco eliminando semplicemente la passata di pomodoro. Questa versione, meno ricca, in genere si usa per condire la pasta.
Conservazione degli scampi alla busara
Consigliamo di preparare il piatto in giusta misura perché non restino avanzi. Se ce ne rimane un po’, possiamo usare quello che resta del sugo di scampi alla busara per condire un primo piatto al massimo il giorno dopo.
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