Come curare le orchidee

Come curare le orchidee

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Oggi voglio condividere con voi tutti i miei segreti su come curare le orchidee. Io le chiamo genericamente orchidee ma in realtà mi riferisco alle phalaenopsis, le piante più comuni nelle nostre case. Queste orchidee si chiamano phalaenopsis  perché il loro meraviglioso fiore ricorda una farfalla dalle ali spiegate. Tanti anni fa mi hanno regalato una piantina ed è stato subito amore a prima vista. La mia prima orchidea però è stata un totale disastro ed è morta subito, ma non mi sono mai scoraggiata! Ho comprato altre orchidee, ho chiesto aiuto al mio vivaista di fiducia, ho letto qualche libro e con il tempo ho avuto le mie soddisfazioni. In realtà curare al meglio un’orchidea è davvero facile, basta avere qualche piccolo accorgimento e queste piante ci regaleranno fioriture bellissime.

L’ORCHIDEA PHALAENOPSIS

Queste orchidee sono originarie dell’Asia e sono tipiche delle zone calde e umide. La loro particolarità è che crescono attaccate alla corteccia degli alberi. Le radici infatti  sono tutte aeree, quindi questa pianta non ha bisogno di terra per crescere.I loro fiori hanno spesso grandi dimensioni e una lunga fioritura. Questa è una pianta monopoidale, ovvero si sviluppa su un unico piede vegetativo.

QUALE ORCHIDEA COMPRARE?

In commercio esistono tanti tipi diversi di phalaenopsis che differiscono per il colore dei loro fiori: bianchi, rosa, gialli, arancioni, fucsia, insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’unico colore che naturalmente non appartiene a queste piante è il blu con tutte le sue sfumature, quindi qualora trovaste un’orchidea con questi colori in realtà si tratta di fiori bianchi tinti di blu. Spesso sono vendute dentro vasi trasparenti che lasciano intravedere le radici. Quando compriamo un’orchidea accertiamoci dello stato di salute delle radici; devono essere sode, piene, dal colore verde intenso…insomma non devono essere secche! Anche le foglie devono essere sode e dal colore verde brillante, ma sopratutto devono tendere verso l’alto; sconsiglio l’acquisto di orchidee con le foglie ad “orecchie da cocker”, ovvero foglie che tendono verso il basso, perché significa che la pianta ha qualche problema. Suggerisco poi, di acquistare un’orchidea con tanti boccioli ancora chiusi, in modo tale da potere godere della fioritura per tanto tempo.

QUALE VASO SCEGLIERE ?

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Per chi è alle prime armi consiglio i vasi trasparenti, ma solo per praticità. Molti credono sia quasi obbligatorio usare dei vasi trasparenti per favorire la fotosintesi delle radici. In realtà la fotosintesi è svolta quasi unicamente dalle foglie dell’orchidea e pochissimo dalle radici. Il vantaggio dei vasi trasparenti è che possiamo verificare facilmente lo stato di salute delle radici  e il loro bisogno di acqua. Quindi se ci sentiamo esperti nella coltivazione delle orchidee possiamo tranquillamente usare un vaso non trasparente, la pianta non soffrirà affatto del cambiamento. Come detto in precedenza le orchidee hanno radici aeree, quindi non vanno mai messe nel classico terriccio per piante. Il substrato ideale per le orchidee è la corteccia d’albero sminuzzata, detta anche bark. In molti casi per aumentare l’umidità del vaso si aggiunge anche un po’ di sfagno per piante, che è una sorta di muschio capace di trattenere l’acqua. La grandezza del vaso deve essere commisurata alla dimensione della pianta, in ogni caso per favorire una generosa fioritura è meglio scegliere vasi piccoli.

COME ANNAFFIARE UN’ORCHIDEA

La causa principale di morte di un’orchidea è la troppa acqua! Il mio amico vivaista me lo ha confermato; l’errore più frequente nella cura di un’orchidea è senza dubbio un’eccessiva irrigazione. Le orchidee vanno bagnate solo quando sono completamente asciutte, quindi è impossibile dare un’indicazione precisa delle annaffiature mensili. In linea di massima in inverno potrebbero essere sufficienti 2 annaffiature al mese, in estate, se fa molto caldo, anche una a settimana. L’unico parametro che ci aiuta a capire quando dare l’acqua sono le radici; se appaiono di un colore verde spento e dai riflessi grigio argento, allora significa che bisogna dare l’acqua. Un’altro parametro che indica la mancanza d’acqua è il peso del vaso; soppesiamo il vaso e se ci sembra troppo leggero c’è bisogno di acqua. Le radici ben idratate appaiono gonfie e di colore verde brillante. Se siamo indecisi sul da farsi, pensiamo che è meglio un giorno di secchezza in più, piuttosto che dare acqua quando non ce n’è bisogno! Se il terriccio nel quale coltiviamo l’orchidea è composto da bark e sfagno annaffiamo l’orchidea come qualsiasi altra pianta, facendo però attenzione a non lasciare residui nel sottovaso. Se invece coltiviamo l’orchidea solo con bark possiamo immergere il vaso per 2/3 nell’acqua e aspettare qualche minuto affinché la pianta si idrati per bene (foto 1). In ogni caso non si devono mai bagnare i fiori, altrimenti potrebbero appassire. Le foglie possono essere inumidite con dell’acqua, magari aiutandoci con uno spruzzino (foto 2), facendo però attenzione a non creare ristagni nel nucleo vegetativo della pianta…anche in questo caso la pianta potrebbe marcire. Quindi consiglio di tamponare le foglie con panno per asciugare l’acqua in eccesso. L’acqua migliore da usare è quella demineralizzata (per intenderci l’acqua del ferro da stiro), ma se ogni tanto diamo l’acqua del rubinetto non succede niente. L’unica accortezza da avere con l’acqua è che non sia troppo fredda, quindi se occorre scaldiamola qualche secondo al microonde (intorno ai 35 gradi).

IL CONCIME

Dare il concime alle orchidee è essenziale per garantire la crescita della pianta e abbondanti fioriture. In commercio ne esistono tantissimi, specifici per le orchidee. Tutti differiscono nella somministrazione, quindi è meglio leggere le indicazioni che ogni produttore consiglia del proprio prodotto. In linea di massima è meglio concimare l’orchidea tutto l’anno, ma sospendere quando la pianta è in fiore. Non scoraggiamoci però se vediamo crescere molto poco un’orchidea, è assolutamente normale! Le phalaenopsis hanno una crescita estremamente lenta, addirittura potrebbero emettere una sola nuova foglia all’anno.

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LA FIORITURA

Senza dubbio il momento più soddisfacente per chi coltiva orchidee è la sua fioritura. Se la pianta è stata curata e concimata ci regalerà due volte l’anno (in autunno e primavera) una  fioritura che durerà un paio di mesi (foto 1). Non bagniamo mai i fiori e se cominciano a ispessirsi e a diventare spugnosi, è del tutto normale…stanno per appassire! Una volta caduto l’ultimo fiore, decidiamo se lasciare gli steli o tagliarli. Se decidiamo di lasciarli, i fiori ricresceranno sempre in quegli steli, ma un po’ più piccoli. Nonostante le cure amorevoli i vecchi steli appassiscono? Nessun problema! La pianta ne farà di nuovi la prossima stagione. Se invece decidiamo di tagliarli subito (foto 2), la pianta quando sarà il momento farà un nuovo stelo e da lì nasceranno i nuovi fiori.

UN POSTO PERFETTO PER LE ORCHIDEE

Le phalaenopsis sono piante che richiedono un posto caldo e luminoso. Il luogo ideale per posizionare un’orchidea è dentro casa davanti una finestra, lontana però dal sole diretto. Basta quindi mettere una tenda leggera alla finestra e la nostra orchidea sarà felice! Le orchidee non amano gli sbalzi di temperatura, quindi se dobbiamo aprire la finestra in inverno, spostiamo la pianta in un angolo riparato. Per favorire l’umidità dell’ambiente possiamo mettere una piccola ciotola d’acqua vicino alla pianta. Se le foglie dell’orchidea sono impolverate, laviamole con un batuffolo di cotone (io uso sempre i dischetti leva trucco) bagnato con acqua e una goccia di latte. Anche se può strano, quella  piccola goccia di latte disciolta nell’acqua, renderà le foglie lucide senza residui di calcare. I miei consigli finisco qui!  Scrivetemi nei commenti se ne conoscete di altri e se vi fa piacere mandatemi qualche foto delle vostre orchidee.

 

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Commenti (113)

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  • Loredana

    Ciao io ho un Orchidea che mi hanno regalato ma è in vaso con la terra, ma è un anno che non mi fa più fiori ma solo foglie cosa posso fare grazie

    6 Gennaio 2020 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Loredana, quella che hanno regalato a te è un’orchidea diversa dalle phalaenopsis 🙂 quindi purtroppo non so consigliarti 🙂

      13 Gennaio 2020 Rispondi

  • Chiara

    Grande!!!!
    Finalmente una ricetta spiegata velocemente e in modo chiaro. Risultato sempre garantito!
    Grazie Elisabetta

    5 Gennaio 2020 Rispondi

  • Nadina

    Ciao, io ho un orchidea da circa 3 anni e l’acqua sotto gliela lascio sempre. Uso acqua demineralizzata come hai detto tu e la pianta non ha mai avuto problemi. Fa i fiori circa due volte l’anno poi si seccano e cadono da soli. Nom so se sia un bene che le radici siano sempre bagnate. Tu dici che non lo e?

    3 Ottobre 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Nadina se la tua pianta sta bene ( e dalla tua descrizione sembra di sì ) continua come hai fatto fino ad ora 🙂

      3 Ottobre 2019 Rispondi

  • Ketty

    Ciao io ho un orchidea che ha quasi un anno però adesso mi ha germogliato nello stelo secco una piccola piantina senza radici cosa devo fare ???????

    22 Settembre 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Ketty sei fortunata è un keiki 🙂 è il figlio della pianta. Lasciagli sviluppare le radici poi lo recidi e lo pianti 🙂

      24 Settembre 2019 Rispondi

      • Giulia

        lo stesso è successo anche a me. C’è un momento preciso nel quale reciderlo (primavera), oppure va bene un qualsiasi momento dopo lo sviluppo delle radici?

        20 Gennaio 2020 Rispondi

        • Benedetta

          Ciao Giulia, dopo che la pianta è sfiorita puoi tagliare lo stelo 🙂

          21 Gennaio 2020 Rispondi

  • Tiziana

    Ciao Benedetta!
    Ho acquistato una calancola fiorita a inizio maggio e durante il periodo estivo ha quasi triplicato la sua dimensione, è molto bella!
    Ti chiedo un’informazione perché non ho mai trattato questo tipo di pianta:
    ogni rametto che inizialmente portava i fiori (in parte ancora presenti nella pianta), si sono alquanto allungati, tante piccole foglie hanno sostituito i fiori caduti, ma solo nella cima del rametto, perché il resto del rametto è completamente nudo.
    Dovrei forse recidere quei rametti per permettere lo sviluppo successivo della pianta da altre parti, oppure devo lasciarli perché in futuro si svilupperanno e diventeranno più spessi e resistenti?
    Attendo tuo consiglio e ti ringrazio anticipatamente per la tua disponibilità.

    16 Settembre 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Tiziana purtroppo non conosco bene questa pianta, prova a chiedere un consiglio al tuo vivaista di fiducia 🙂

      16 Settembre 2019 Rispondi

  • Teresa

    Ciao, Benedetta!

    Una amica mi ha lasciato una Phal in condizioni un po’ tragiche, con foglie tagliate a metà (probabilmente per togliere parti danneggiate) e radici secche, dicendomi che se riesco a farla rifiorire me la regala.
    A parte tutte le indicazioni che già dai, con le radici secche cosa consigli di farei?
    Le taglio? Le lascio lì?
    Se può essere utile, mi sembra che nel vaso ci sia solo Bark, niente sfagno.
    Grazie in anticipo!

    20 Agosto 2019 Rispondi

  • Chiara

    Grazie per i tuoi consigli, io adoro le orchidee!! Come vanno tagliati gli steli, a che punto?

    14 Agosto 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Chiara tagliale al primo nodo 🙂

      28 Agosto 2019 Rispondi

  • andrea

    ciao benedetta.
    ti scrivo per chiederti come posso fare a far sopravvivere le mie orchide per due settimane …..perché vado in ferie .
    Grazie in anticipo Andrea da Londra

    13 Agosto 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Andrea bagnale generosamente prima di partire e come hai letto per 2 settimane starà benissimo 🙂

      28 Agosto 2019 Rispondi

  • Ilaria

    Così! Piccola precisazione: alle orchidee phalaenopsis lo sbalzo di temperatura aiuta e come soprattutto per la rifioritura!!!! Un pichino di vento (o per meglio dire un piccolo movimento di aria) la gradiscono!! Possono essere coltivate in acqua purché le radici siano bagnate per 1/3!!!!
    Vogliono la luce ma non quella diretta del sole e soprattutto non devono restare attaccate al vetro della finestra perché le foglie si ustionerebbero! X chi non è esperto nell’innaffiare le phal basta dar loro acqua da bordo vaso e non bagnare mai tra l’attaccatura delle foglie: pena marciume della pianta! Una volta data l’acqua necessaria (a radici grigio argento) farle scolare x benino e riporre al loro posto!!!

    12 Agosto 2019 Rispondi

    • Benedetta

      Ciao Ilaria grazia per la precisazione 🙂

      28 Agosto 2019 Rispondi

  • Anna

    Io purtroppo l’ho travasata in un vasetto piu grande com del terriccio universale. É il caso che la rimetto nel suo vaso più piccolo e tolgo il terriccio? Le radici secche posso tagliarle? Grazie

    11 Agosto 2019 Rispondi

    • Sandy

      Si le radici secche le puoi tagliare. Io non credo sia necessario che la ripianti di nuovo..

      13 Agosto 2019 Rispondi

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Benedetta Rossi

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