Il parrozzo è uno dei dolci di Natale più buoni della tradizione culinaria abruzzese. È un dolce al cioccolato che si presenta come una torta dalla caratteristica forma a cupola che viene poi ricoperta di cioccolato fondente. Perfetto per il periodo natalizio, è un manicaretto particolare e buonissimo, adatto a tutta la famiglia.
Parrozzo: ricetta semplice da fare in casa
La ricetta del parrozzo dolce risale ai primi anni del Novecento ed è stata ideata dal pasticciere Luigi D’Amico. Questo dolce è così buono che persino il poeta Gabriele D’Annunzio gli dedicò un componimento!
La ricetta arrivata fino a noi richiede pochi ingredienti, tutti spesso già presente nelle nostre cucine: uova, zucchero, scorza di limone, mandorle, semola e un pizzico di sale per l’impasto, e poi cioccolato fondente e burro per la decorazione. Non useremo il burro nell’impasto, né l’olio e nemmeno il lievito: quello che farà gonfiare il dolce in cottura saranno gli albumi montati a neve.
Una volta impastati gli ingredienti con le fruste elettriche, versiamo l’impasto in uno stampo per parrozzo e cuociamo in forno per un’ora. Facciamo poi intiepidire, glassiamo con il cioccolato fuso e burro e il dolce è pronto!
Come servire
Il parrozzo abruzzese si taglia semplicemente a fette e si gusta così com’è, non serve aggiungere altro.
Va benissimo come dessert di fine pasto da proporre al posto delle solite torte, è perfetto come dolce natalizio e si presta anche per merende e spuntini quando riceviamo ospiti durante le feste.
Curiosi di provarlo? Mettiamoci subito al lavoro e poi fateci sapere nei commenti se come vi è riuscito!
- Preparazione
- 30 minuti
- Cottura
- 1 ora
- Tempo totale
- 1 ora e 30 minuti
Ingredienti
Per l'impasto
- 6 uova
- 250 g zucchero
- 150 g mandorle tostate
- 150 g semola di grano duro
- scorza di limone q.b.
- sale fino q.b.
Per la copertura
- 200 g cioccolato fondente
- 1 noce burro
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 6 persone)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Parrozzo
Separiamo i tuorli dagli albumi e mettiamoli in due ciotole diverse, entrambe capienti.
Alla ciotola con i tuorli aggiungiamo lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e montiamo con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e molto gonfio. Ci vorranno circa 10 minuti.
Tritiamo nel mixer le mandorle tostate fino a ridurle a una farina sottile.
Uniamo le mandorle tritate e la semola al composto di tuorli e zucchero e mescoliamo con le fruste elettriche. Non allarmiamoci se troviamo il composto molto duro, è normale.
Riprendiamo gli albumi, aggiungiamo un pizzico di sale e montiamo a neve con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e perfettamente stabile.
Incorporiamo gli albumi al composto di uova e mandorle in tre o quattro volte, mescolando man mano con una spatola, facendo movimenti dal basso verso l’altro, in modo da incorporare aria.
Versiamo l’impasto in uno stampo per parrozzo dal diametro di 20 centimetri, ben imburrato e infarinato. Se serve, livelliamo l’impasto.
Cuociamo per un’ora in forno, preriscaldandolo a 170 °C se è statico o a 160 °C se è ventilato. Dato che la torta è a cupola, sarà più spessa di una normale torta, quindi è bene controllare con uno stecchino che al centro sia perfettamente cotta. Se l’interno è morbido o umido prolunghiamo la cottura di qualche altro minuto.
Sforniamo il dolce, facciamolo intiepidire e poi sformiamolo su un piatto da portata.
Ricopriamolo con il cioccolato fondente precedentemente fuso con una noce di burro aiutandoci con un coltello o una spatola per spalmarlo in modo uniforme. Per facilitare l’operazione e non sporcare il piatto da portata, mettiamoci sotto un foglio di pellicola e mettiamo il dolce su una ciotolina così il cioccolato potrà cadere direttamente nella plastica e il dolce resterà perfetto.
Il parrozzo è pronto, portiamolo in tavola così com’è e gustiamolo!
Consigli
Questo è uno tra i tanti dolci abruzzesi con mandorle che si possono preparare in casa. Nella ricetta originale, veniva inserita una piccola percentuale di mandorle amare, o armelline, noi non le abbiamo messe ma a piacere se ne può inserire qualcuna.
Come tutte le ricette antiche, anche qui sono tanti i parrozzi diversi che si possono preparare. Qualcuno aggiunge burro oppure olio all’impasto, qualcuno al posto della semola usa il semolino o la farina. Ogni famiglia ha la sua ricetta!
Conservazione del parrozzo
Il parrozzo si può conservare sotto una campana di vetro a temperatura ambiente. Si mantiene ottimo in genere per 4-5 giorni, anche se siamo sicuri andrà a ruba molto prima.
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