Come coltivare i pomodori in vaso

Pubblicità

Il pomodoro è senza dubbio uno dei grandi protagonisti dell’orto estivo: si tratta di una coltivazione che regala soddisfazioni enormi. I pomodori coltivati in proprio hanno un sapore impareggiabile, soprattutto se vengono mangiati appena colti.

Anche chi non ha un pezzo di terra a disposizione può coltivare i pomodori in vaso. Ecco quindi una semplice guida su come ottenere pomodori anche sul balcone, con qualche trucco furbo per avere risultati ottimi.

Il vaso e il terriccio

Il pomodoro è una pianta piuttosto esigente: richiede un vaso di buona dimensione e un terriccio piuttosto ricco di sostanza organica ed elementi nutritivi. Come contenitore consigliamo di scegliere un vaso di almeno 30 cm di diametro e 30 cm di profondità.

Per il substrato andrà benissimo un buon terriccio universale biologico, che possiamo arricchire con un paio di manciate di stallatico pellettato o di humus di lombrico.

Quali pomodori piantare

Coltivando in vaso consigliamo di scegliere varietà a sviluppo moderato, più adatte ad avere l’apparato radicale limitato dal contenitore. Possibilmente privilegiamo pomodori resistenti al marciume apicale, un problema che può manifestarsi facilmente durante l’estate. 

Un’ottima scelta sono le varietà dal frutto piccolo, come i ciliegini o datterini. Tra l’altro sono in genere molto amati dai bambini, che possono essere coinvolti nella coltivazione.

Pubblicità

Non vale la pena piantare in vaso pomodori da salsa: per fare la passata di pomodoro serve un raccolto consistente, difficile da ottenere nei pochi metri quadri di un balcone.

Periodo di coltivazione

Il pomodoro non ama temperature inferiori ai 12-15 gradi, per cui è bene piantarlo all’aperto a partire da inizio maggio, quando non c’è troppo rischio di gelate tardive. La maturazione dei frutti comincia nel mese di giugno

Se vogliamo partire dai semi possiamo seminare in semenzaio riscaldato tra febbraio e marzo, per ottenere piantine da trapiantare nel vaso definitivo in primavera inoltrata. La coltivazione ci accompagnerà fino all’autunno, quando il gelo metterà fine alla pianta.

Tutori di sostegno

La pianta di pomodoro non è in grado di stare eretta da sola, in particolare quando si carica del peso dei frutti, per questo è importante legarla a un supporto. Basterà piantare una canna ben dritta al centro del vaso e ricordarsi di legare ogni 20-30 cm il fusto della pianta man mano che cresce.

Un trucco furbo per rendere più stabile il nostro pomodoro è fare il rincalzo, ovvero una montagnetta di terriccio alla base del fusto.

Innaffiare i pomodori in vaso

L’irrigazione è fondamentale, in particolare per le piante in vaso. Bisogna bagnare con costanza, per fare in modo che il terriccio non si secchi, ma evitando gli eccessi, che provocano malattie. 

Pubblicità

Non è possibile dare un numero preciso della quantità di acqua dare ai pomodori: dipende dal clima, dalle dimensioni del vaso e dallo sviluppo della pianta. Bisogna regolarsi sentendo con il dito il terriccio. Lo scopo è mantenerlo umido, senza che sia mai fradicio. Se vediamo il sottovaso pieno dobbiamo sempre svuotarlo. Un’idea per mantenere umido il suolo più a lungo è fare una pacciamatura, coprendo il terriccio attorno alla pianta con paglia. 

Ricordiamoci che non bisogna innaffiare nelle ore calde e che è bene direzionare l’acqua verso il terriccio, evitando di bagnare le foglie.

Concimazione

La prima e fondamentale concimazione è quella di partenza: bisogna cominciare la coltivazione con un terriccio ricco.

Quando vediamo nascere i fiori può essere utile rafforzare la presenza di sostanze nutritive, a supporto della produzione dei frutti. Una scelta semplice è quella di usare concime liquido, che ha azione immediata. Esistono concimi biologici già pronti, in genere a base di borlanda. Se non temiamo il cattivo odore, possiamo autoprodurre dei macerati fertilizzanti con piante di ortica.

Potatura dei pomodori

Per mantenere le piante di pomodoro sane e produttive è bene fare tre lavori di potatura.

  • Pulizia del piede: Nei primi 15 cm da terra è meglio lasciare il fusto pulito, togliamo rametti e foglie. In questo modo circola aria e si riducono i problemi di malattie come alternaria o peronospora.
  • Sfemminellatura. Le “femminelle” sono i germogli che crescono all’ascella dei rami principali (ovvero all’intersezione tra ramo e fusto). Non sono produttive, per cui vanno tolte quando sono lunghe 4-5 cm.
  • Cimatura. Per arrestare la crescita della pianta di pomodoro possiamo decidere di cimare, tagliando il fusto principale all’altezza desiderata, sopra all’ultimo palco di rami che vogliamo lasciare. Coltivando in vaso, se la pianta dovesse diventare troppo alta, vale la pena cimarla.

Articolo di Matteo Cereda di Orto da Coltivare

Pubblicità

Pubblicità

Commenti (1)

Scrivi un commento
  • Mirella Tartarini

    Grazie Benny per il tuo consiglio utilissimo,lo proverò sicuramente! ❤️

    11 Giugno 2023 Rispondi

Pubblicità

Redazione

Come coltivare i pomodori in vaso

Torna su