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Dolcissimi e deliziosi, come le castagne e la zucca anche i cachi – o loti o kaki – sono tra i più bei doni che la natura ci fa in autunno. Lo sapevate? L’albero, appartenente alla famiglia delle Ebenacee, si chiama Diospyros kaki. Tradotto dal greco significa “cibo degli dei”: già gli antichi erano consapevoli di quanto fossero speciali questo frutti!
A proposito di tempi remoti, i cachi sono originari della Cina e cominciarono a diffondersi in America e in Europa all’inizio dell’Ottocento. In Italia, per essere più precisi, arrivarono nel 1880 ed ebbero un enorme successo. Furono subito apprezzati per la loro incredibile bontà, ma anche per le loro proprietà benefiche. E, gradualmente, è emersa la loro versatilità in cucina.
Le proprietà dei cachi
I cachi sono composti per l’80% di acqua. Contengono anche una buona percentuale di fibre e sono ricchi di sali minerali, soprattutto calcio, magnesio e potassio. E ancora, rappresentano un’importante fonte di vitamine, in primis la A e la C, e sostanze antiossidanti.
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Tutto questo significa che sono frutti depurativi ed energizzanti, veri e propri integratori naturali; che ci aiutano ad affrontare al meglio il cambio di stagione e il relativo senso di spossatezza, che sono alleati di chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo e possiedono proprietà lassative nonché diuretiche. Il cachi è un superfood, fa persino bene alla pelle. Ma non è povero di calorie, anzi: sono circa 70 per 100 grammi.
Le varietà più diffuse in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, i cachi sono coltivati principalmente in Sicilia, in Emilia Romagna, in Veneto e in Campania. La raccolta comincia a ottobre e in alcuni casi si prolunga fino a dicembre; sono tra quei pochi frutti per cui vale ancora il principio della stagionalità: durante il resto dell’anno, infatti, è impossibile trovarli.
Il Loto di Romagna è subito riconoscibile dalla polpa morbida, cedevole, quasi gelatinosa, di un bel colore arancio. Dalla Campania arriva invece il cachi vaniglia, color bronzo scuro, succoso e dolcissimo, ricco di semi, dalla forma leggermente appiattita. In Sicilia e in Veneto c’è abbondanza di cachi mela, chiamati così perché ricordano la croccantezza delle mele. Si possono gustare anche duri, appena raccolti, perché privi di tannini.
I cachi in cucina
Tutti noi amiamo gustare i cachi così come sono, nella massima semplicità. Ma imparando a utilizzarli anche in cucina li apprezzeremo ancora di più. Tanto per cominciare, il limite della stagionalità si può facilmente risolvere preparando la marmellata di cachi: è squisita e allo stesso tempo facilissima, provare per credere. E diventa l’ingrediente jolly per una crostata diversa dalle solite.
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Sapevate, poi, che l’abbinamento cachi e cioccolato funziona alla grande? Provate questa ricetta, sostituendo le pere con i cachi oppure aggiungeteli tagliati a pezzetti all’impasto della torta al cioccolato che siete soliti fare in casa. Anche la classica torta allo yogurt può essere arricchita con i cachi.
Non solo dolci: possono essere protagonisti anche di fantasiose e insolite – ma tutte da gustare – ricette salate. Insieme al melograno e al songino, per esempio, usateli per preparare un’insalata: ne sarete subito conquistati.
Provate a frullare i cachi e saltarli in padella con olio e pepe nero, saranno un ottimo accompagnamento per il filetto di maiale. O, ancora più semplicemente, frullateli con del formaggio cremoso e spalmate il composto ottenuto sui crostini. Ma potete anche inventare ricette con i cachi: non vediamo l’ora di leggere i vostri suggerimenti e le vostre idee nei commenti!
Commenti (3)
Scrivi un commentoDaniela
Hai elencato le virtù e i benefici dei cachi ma non hai accennato agli zuccheri….io sono diabetica dipendente da insulina: al centro diabetologico ci dicono che il caco è uno dei quattro frutti vietati (con uva, banana e fico) . Certo, lo possiamo mangiare quando è stagione ma che sia solo una piccola dose, qualche volta…
26 Ottobre 2022 Rispondi
Sara
Più che consiglio è una curiosità … lo sapete che aprendo i semi al loro interno troverete l’anima a firma di posata 🥄 forchetta o coltello 🍴 ? Il significato dei ns contadini è CUCCHIAIO INVERNO NEVOSO COLTELLO NEBBIOSO FORCHETTA RACCOLTO PROPIZIO
25 Ottobre 2022 Rispondi
Lucia
originalissime ,queste informazioni!
27 Ottobre 2022 Rispondi