La pinsa romana è una vera prelibatezza che negli ultimi anni si è diffusa in tutta Italia ed è comparsa nei menù di tanti tipi di ristoranti. Possiamo prepararla in casa con una ricetta semplice che richiede giusto di organizzarsi con i tempi perché ci sono diversi tempi di riposo. Vedrete che ne varrà la pena, anche perché poi possiamo servirla in mille modi, per esempio per l’aperitivo o come sfiziosi piatto unico.
Pinsa romana ricetta da fare a casa
Perfetta come alternativa più leggera e più digeribile della pizza, la pinsa è un piatto molto versatile che possiamo preparare e farcire in mille versioni.
Ma cos’è la pinsa romana? Si tratta di una sorta di focaccia, un pane lievitato che in genere ha una forma ovale o rettangolare e che si prepara con un mix di farine diverse, per la precisione tre. L’impasto per pinsa romana richiede infatti farina di frumento di tipo 0, farina di soia e farina di riso, che si lavorano con acqua fredda, lievito fresco, sale e olio extravergine d’oliva.
Il trucco per farlo risultare friabile e leggero sta nei tempi di riposo. Mentre si impasta, si mette a più riprese l’impasto a riposare per mezz’ora, poi si fa riposare una giornata intera e una volta sporzionato in palline si fanno riposare ancora anche quelle. A quel punto diamo la classica forma allungata a sua maestà la pinsa romana e cuociamo in forno alla massima potenza per pochi minuti.
Come servirla
Ci sono almeno tre modi di gustare le pinse romane. Il più semplice è di lasciarle bianche, condirle con olio, sale e rosmarino e metterle in tavola a tocchetti, al posto del pane. In alternativa, si possono impiattare e condire con ingredienti a crudo.
Il terzo modo è quello che prevede un secondo passaggio in forno dopo la farcitura e che consigliamo agli amanti dei piatti con formaggio filante. In questo caso, per non rovinare la nostra pinsa fatta in casa, togliamo uno o due minuti di cottura, farciamola con ingredienti a piacere e poi inforniamola nuovamente con la farcitura che abbiamo scelto.
Vi è venuta fame, siamo sicuri. Bando alle ciance, vediamo insieme come si fa la pinsa romana e fateci poi sapere come l’avete servita!
- Preparazione
- 30 minuti
- Cottura
- 40 minuti
- Tempo totale
- 1 ora e 10 minuti *
*+ 27 ore di riposo
Ingredienti
- 900 g farina 0
- 100 g farina di soia
- 50 g farina di riso
- 800 ml acqua fredda
- 5 g lievito di birra fresco
- 20 g sale fino
- 18 g olio extravergine di oliva
- farina di semola di grano duro rimacinata q.b.
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 8 pinse)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Pinsa romana
Inseriamo nella ciotola della planetaria la farina 0, quella di soia e quella di riso.
Azioniamo il gancio per miscelarle e ottenere una polvere omogenea.
Diluiamo il lievito in poca acqua, aggiungiamolo alle farine e azioniamo la planetaria.
Mentre il gancio lavora, aggiungiamo un po’ d’acqua.
Teniamo da parte circa 40 millilitri d’acqua e versiamo il resto nella planetaria in funzione.
Quando l’impasto inizia a formarsi ma risulta slegato, copriamo con un canovaccio la planetaria e lasciamo riposare 20 minuti.
Con un cucchiaio ricaviamo un solco al centro dell’impasto e versiamoci il sale.
Aggiungiamo l’acqua che avevamo tenuto da parte.
Riposizioniamo il gancio e riprendiamo a impastare.
Con la planetaria in funzione, versiamo a filo l’olio.
Quando l’olio risulta totalmente incorporato e l’impasto è omogeneo, copriamo nuovamente con il canovaccio e lasciamo riposare altri 20 minuti.
Ungiamo con dell’olio d’oliva la spianatoia.
Versiamo l’impasto sulla spianatoia unta, allunghiamolo verso destra e verso sinistra con le mani.
Richiudiamo verso il centro.
Trasferiamo l’impasto in una ciotola, copriamo con la pellicola per alimenti e lasciamo riposare 20 minuti.
Riprendiamo l’impasto e facciamo le pieghe sul piano unto: stendiamo verso destra e sinistra, ripieghiamo al centro.
Chiudiamo dando una forma tondeggiante all’impasto.
Facciamo lo stesso con le estremità superiore e inferiore: stendiamo e poi ripieghiamo i lembi verso il centro.
Mettiamo la palla di impasto nuovamente nella ciotola, copriamo con la pellicola per alimenti e lasciamo riposare per altri 20 minuti. Successivamente ripetiamo questa operazione un’ultima volta: rifatte le pieghe, lasciamo l’impasto a riposare nella ciotola coperta in frigorifero (tra i 4 e i 6 °C) per circa 24 ore.
Riprendiamo definitivamente l’impasto, spolverizziamo con la semola sul piano di lavoro e dividiamolo a metà.
Sporzioniamo le due metà in modo da ricavare 6-8 pezzi in totale, a seconda della dimensione che vogliamo dare alle pinse.
Lavoriamo ciascun pezzo rapidamente con le mani per formare delle palline.
Copriamo con un canovaccio le palline e lasciamole riposare 30 minuti.
Stendiamole a mano una alla volta sempre sul piano infarinato con semola, utilizzando delicatamente i polpastrelli per non schiacciare troppo l’impasto.
Trasferiamo la pinsa su una teglia foderata di carta forno e cuociamo nel forno preriscaldato a 250 °C per 4-5 minuti. La pinsa deve risultare leggermente dorata ma ancora soffice e bollosa, non secca e croccante.
Ecco la nostra pinsa romana pronta da servire e guarnire a piacere!
Consigli
Come condire la pinsa romana? Liberiamo la fantasia o ispiriamoci a una delle tante ricette già esistenti. Per esempio, possiamo usare erbette ripassate, ricotta, pesto e mortadella, pomodori, burrata e prosciutto e tutto quello che ci va.
La pinsa romana farcita si può anche non ripassare in forno, in molti casi è proprio quella la sua particolarità: una base calda e friabile e una guarnizione fresca e saporita.
Conservazione della pinsa romana
La pinsa alla romana è ottima appena fatta, ma se ce ne rimane un po’ mettiamola in frigo ben coperta con la pellicola per alimenti e consumiamola entro il giorno dopo.
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