Il topinambur e le sue proprietà

Il topinambur e le sue proprietà

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Carciofo di Gerusalemme, rapa tedesca, girasole tuberoso, patata del Canada: sono tutti nomi con cui è noto il topinambur. Alimento a basso contenuto di calorie, è il tubero dell’Helianthus tuberosus L., pianta erbacea proveniente dal Nord America. Con la sua azione probiotica, questo ortaggio svolge svariate attività a beneficio dell’organismo a partire dalla stimolazione del sistema immunitario.

Il topinambur è utilizzato in cucina da tempi remoti ma per un lungo periodo è stato, purtroppo, dimenticato. Oggi è tornato più presente che mai sulle nostre tavole ed è una fonte di nutrienti importanti durante la stagione fredda. Il tubero che siamo soliti cucinare altro non è che una radice che l’Europa importò nel XVII secolo. Vediamo nello specifico il topinambur e le sue proprietà.

 

Aspetto, caratteristiche e utilizzo del topinambur

La radice del topinambur si presenta come un tubero dal colore rosso-violaceo e la polpa bianca, con sapore simile al carciofo. Il suo aspetto, oltre che la consistenza, la fanno assomigliare alla patata, da cui anche il nome di patata del Canada. Proveniente, infatti, da oltreoceano, il topinambur cresce in zone temperate e ha un uso medicinale in aggiunta a quello culinario. Diffusa, ormai in tutto il vecchio continente, la pianta del topinambur viene utilizzata anche con funzione ornamentale.

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Fusto lungo e fiori giallo oro che seguono la direzione dei raggi del sole, quest’erba cresce abbondantemente anche in Italia. Si diffonde con facilità e risulta particolarmente resistente. La raccolta di questa radice, dalla forma irregolare e bitorzoluta, avviene in autunno e/o in inverno. Come si utilizza? Il topinambur si può servire a tavola sia cotto (per esempio al vapore o in forno) sia crudo. È ottimo condito con olio, sale e un po’ di limone.

Composizione e proprietà nutrizionali dei topinambur

La prima caratterista nutrizionale del topinambur è il suo ridotto contenuto calorico: circa 76 Kcal per 100 gr. Per questo motivo è un alimento adatto nelle diete ipocaloriche e per chi soffre di diabete. Composto per l’80% di acqua, presenta buone percentuali di oligosaccaridi (inulina al 10%), proteine (circa 3%) e sali minerali. Nello specifico, il topinambur garantisce un buon apporto di fosforo, potassio, magnesio e calcio oltre alle vitamine A, B, C e H.

Questo vegetale contiene anche una buona quantità di fibre alimentari, utili per il buon funzionamento dell’intestino. Da ultimo il topinambur non contiene glutine: è, quindi, adatto anche a chi soffre di celiachia.

 

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Le proprietà benefiche del topinambur

Questa radice è molto apprezzata, sia in cucina sia in erboristeria, per le sue svariate proprietà benefiche. Fibre, antiossidanti, sali minerali e vitamine la rendono, infatti, un prezioso alleato della salute. Ha la capacità di contrastare i radicali liberi, proteggendo l’organismo dal raffreddore e dai malanni di stagione. Inoltre, agevola il transito intestinale riducendo i problemi legati alla stitichezza. Grazie all’inulina, il topinambur svolge anche un’azione saziante che può aiutare chi deve perdere peso.

Altri benefici sono la riduzione dell’assorbimento del colesterolo e degli zuccheri ma anche della pressione sanguigna. Il potassio, infatti, ha un’azione vasodilatatrice che favorisce la corretta circolazione del sangue abbassandone la pressione. Il topinambur, poi, ha buone proprietà digestive ed è adatto all’alimentazione di anziani, donne in fase di allattamento e bambini.

 

Controindicazioni

Per tanti benefici esistono anche alcune controindicazioni legate al consumo di topinambur. O meglio, più che di effetti negativi veri e propri, si tratta di prestare attenzione alle dosi. Se assunta in quantità eccessiva, infatti, l’inulina può venire smaltita a fatica dall’organismo. Inoltre, alcuni effetti indesiderati causati da un consumo eccessivo sono diarrea, meteorismo e mal di pancia. La dose consigliata? Circa 200 gr per gli adulti. Vietato, infine, il topinambur a chi è allergico alle piante della famiglia delle Compositae.

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Commenti (1)

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  • Cleo

    Non conoscevo molto questa pianta. Grazie Benedetta per avermi spiegato tante cose nuove e utili

    4 Dicembre 2023 Rispondi

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Redazione

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