Nasturzio: cos’è, come si semina, come si usa in cucina

Nasturzio: cos’è, come si semina, come si usa in cucina

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I fiori sono una gioia per gli occhi e lo spirito, impossibile negarlo. Ma possono esserlo anche… per il palato! Fino a qualche tempo fa i fiori commestibili erano poco conosciuti, però adesso c’è un’inversione di tendenza. Sempre più persone imparano non solo a riconoscerli, ma anche a usarli in cucina: regalano un tocco di colore e sapore a numerosi piatti, dagli antipasti ai primi passando per i dessert. Tra i fiori eduli più versatili c’è senza dubbio il nasturzio. Scopriamolo insieme!

Cos’è il nasturzio

Chiamato anche “crescione indiano”, il nasturzio è una pianta originaria del Perù e appartenente alla famiglia delle Tropaeolaceae. Ne esistono numerose varietà; per esempio può essere annuale o perenne, strisciante o rampicante. La lunghezza varia da una trentina di centimetri a circa 5 metri, pensate un po’.

Il fusto è carnoso, le foglie sono arrotondate ma dai bordi irregolari e idrorepellenti. E i fiori? Magnifici, coloratissimi: gialli, rossi, arancioni. In alcuni casi sono anche ravvivati da delicate striature.  

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Come si semina il nasturzio

Piantare, far crescere e aver cura dei nasturzi è semplice. Poiché temono le basse temperature, da noi vengono coltivati annualmente. È possibile piantare i semi in vaso, fra marzo e maggio, e volendo poi trapiantare in giardino. Chi preferisce seminare direttamente in giardino, invece, è bene che lo faccia da maggio e giugno, ossia quando non c’è più il rischio di gelate improvvise.  

La pianta germina dopo 10-15 giorni. Importante è scegliere un posto soleggiato ma non troppo umido e mantenere il terreno ben drenato. Attenzione, però: se da una parte sono necessarie annaffiature regolari, dall’altra non bisogna esagerare con la quantità di acqua perché c’è il rischio che il nasturzio marcisca. È una pianta bellissima ma delicata. Bisogna anche maneggiarla con estrema cura – vale soprattutto per le varietà rampicanti – perché tende a spezzarsi con grande facilità.  

Ogni 4-6 settimane, è buona abitudine concimare. Basta un fertilizzante a base di compost o di concime organico.

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Come utilizzarlo in cucina

Il nasturzio è commestibile in ogni sua parte. Foglie e fiori hanno un sapore piccantino, che ricorda quello della rucola e del crescione. In genere si consumano crudi in insalata. Se volete, provate anche a saltare brevemente le foglie in padella e utilizzarle per dare un tocco speziato a primi e secondi piatti semplici: per esempio i mitici spaghetti aglio, olio e peperoncino. I fiori, invece, sarebbe meglio non cuocerli. Lasciateli così: la loro nota un po’ pungente si sentirà lo stesso. E sono anche una decorazione perfetta!

I frutti sono utilizzati come alternativa ai capperi, perché il gusto è davvero molto simile. A loro volta, insaporiscono le più svariate insalate. Se ne può anche fare una scorta, conservandoli sott’aceto o sott’olio e sale. Se non li avete mai provati sulla pizza e nei sughi, o nella giardiniera fatta in casa, vi suggeriamo di assaggiarli.

Non si butta assolutamente nulla: i semi maturi dei nasturzi si possono essiccare, tostare e macinare come fossero grani di pepe.

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Commenti (1)

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  • Cleo

    Non immaginavo fosse commestibile. Con te si impara sempre qualcosa. Grazie

    2 Agosto 2023 Rispondi

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Redazione

Nasturzio: cos’è, come si semina, come si usa in cucina

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